Una persona disabile denuncia il Comune perché non poteva entrare autonomamente nel bus
“Questa è una vittoria significativa che restituisce dignità al sottoscritto e a tutte quelle persone con disabilità motoria che, non potendo accedere ai mezzi di trasporto, vengono quotidianamente discriminate nella mia città“(Sabaudia ndr) commenta Fabrizio Ghiro sul provvedimento con il quale il Tribunale di Latina ha accolto il ricorso intentato insieme all’associazione Luca Coscioni, condannando il Comune di quest’ultima città e la Società Bianchi, che effettua il servizio di trasporto locale, per condotta discriminatoria nei confronti delle persone con disabilità, a causa della mancata accessibilità degli autobus.
I Comuni infatti, in quanto titolari del trasporto pubblico, anche se affidato a terzi, sono responsabili della verifica del puntuale rispetto da parte dell’affidatario del contratto di servizio a far sì che non si ripetano più situazioni di discriminazione nei confronti delle persone con disabilità. Il Tribunale di Latina, dunque, ha condannato la società di trasporto ad adottare, entro sei mesi, un Piano per la rimozione delle barriere architettoniche, e prevedendo una serie di provvedimenti specifici, quali l’installazione di pedane e sistemi di bloccaggio delle carrozzine su tutti gli autobus di linea o, in alternativa, l’installazione di congegni stabili ancorati al suolo delle singole piazzole ove viene operata la fermata degli stessi veicoli, per consentire l’aggancio, il sollevamento e l’introduzione delle carrozzine a bordo del mezzo. In attesa della completa realizzazione di queste misure di adeguamento, il Tribunale ha assegnato al Comune di Sabaudia il termine perentorio di un mese per l’individuazione e l’adozione delle misure compensative più opportune alla migliore razionalizzazione del sistema di prenotazione degli autobus in termini di frequenza e continuità. L’associazione garantisce che si impegnerà a verificare scrupolosamente se la Società Bianchi e il Comune di Sabaudia avranno posto termine alle condotte discriminatorie, così come stabilito dal Tribunale di Latina, dando così modo anche alle persone con disabilità di avvalersi finalmente in modo incondizionato del servizio di trasporto locale.