PRESENTATI I NUOVI TRENI REGIONALI ACCESSIBILI
Le aspettative delle Associazioni di persone con disabilità
Davanti a Palazzo Barbieri a Verona le associazioni che tutelano le persone con disabilità hanno visitato i nuovi treni regionali che prenderanno servizio dalla primavera 2019. Obiettivo: fornire indicazioni utili per migliorare il servizio e l’accessibilità allo scopo di rendere il viaggio davvero alla portata di tutti.
Notevole l’investimento, pari a 4,5 miliardi di euro (solo per il Veneto) per l’acquisto di 78 nuovi treni denominati Rock e Pop. “La nostra Costituzione”, ha ricordato Aldo Orlandi per la Federazione Italiana Superamento Handicap, “tutela la libertà di movimento e per tale ragione crediamo che i treni debbano diventare uno strumento di libertà fruibile da tutti in assoluta autonomia”.
La realtà è diversa perché oggi non tutti i treni sono attrezzati per il trasporto di carrozzine o dotati di sistemi che favoriscano l’informazione a non vedenti e a persone con problemi all’udito. Inoltre non tutte le stazioni hanno marciapiedi a norma, così può capitare, come ha raccontato una signora in sedia a rotelle, che dopo essere saliti a fatica su un treno non sia possibile scendere alla stazione desiderata se questa non è dotata delle giuste strutture.
La Rete ferroviaria italiana si sta adeguando. Ma il processo di miglioramento è lungo e dalla primavera 2019 solo due persone con disabilità potranno salire a bordo di ogni nuovo treno. Per questo la raccomandazione è di prenotare prima per evitare sorprese, telefonando alla Sala Blu di Trenitalia ai numeri 02323232 (da cellulare), al numero verde 800906060 (da numero fisso) oppure scrivendo una mail a salablu.verona@rfi.it o ancora consultando il sito di Trenitalia.
Le richieste più frequenti di miglioramento finora raccolte, oltre all’uniformazione dei marciapiedi delle stazioni, riguardano le etichette in braille, le comunicazioni video più chiare e leggibili per i non udenti, l’inclinazione degli specchi nei servizi igienici, l’accesso a un maggior numero di carrozzine per ogni treno e più spazio fra un sedile e l’altro. All’ingresso dell’allestimento in Piazza Bra tutti potevano accedere ai nuovi vagoni in mostra, e con tanto di pedane semoventi per far salire e scendere anche le sedie a rotelle; c’era una sala accoglienza che offriva bevande e caffè, sulla parete una scritta promettente firmata da Trenitalia: “La musica sta cambiando”. Speriamo.
Danilo Castellarin
QUALCHE UTILE NOTIZIA IN PIÙ…
• i nuovi treni verranno prodotti all’imponente ritmo di 3 al mese, e consegnati da RFI alle regioni (78 in Veneto);
• le aziende che li costruiscono sono italiane (Hitachi e Alstom);
• gli ingegneri hanno preparato i progetti coinvolgendo dall’inizio le associazioni interessate;
• persone con disabilità di vario genere e ciclisti hanno già fatto prove pratiche in azienda e su questa base sono state fatte delle modifiche;
• i nuovi mezzi saranno comunque più alti di qualche centimetro rispetto alla misura del marciapiede, per permettere l’uscita automatica della pedana necessaria a superare lo spazio vuoto tra cabina e marciapiede, che è di circa 20 cm ed è obbligatorio;
• su ogni treno c’è posto per n.2 carrozzine, sufficiente a coprire la richiesta calcolata sui dati statistici; niente vieta che eventuali persone in più possano trasferirsi su un sedile, piegando la propria sedia per ridurre l’ingombro;
• i bagni sono ampi, con specchio inclinato e attrezzati di maniglioni doppi per il WC;
• l’altezza standard dei marciapiedi in stazione, secondo le direttive europee, è di 55 cm dal binario. In pratica spesso non è così, ma in molte località sono previsti lavori di adeguamento;
• i nuovi treni consumeranno circa il 30% in meno per ogni passeggero e saranno dotati di “energy meter”, “people counter” per misurare rispettivamente il consumo elettrico e l’affluenza dei passeggeri. Il sistema di condizionamento dell’aria sarà ottimizzato rilevando la presenza di CO2, e quindi anche in caso di sovraffollamento. Schermi video, display, segnali vocali e telecamere di sorveglianza completeranno la dotazione modernissima di questi mezzi, pronti a viaggiare verso il futuro.
Valentina Bianco