«Nel percorso di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) permangono problemi di accessibilità dei dati e di scarsa partecipazione delle parti sociali. L’obiettivo di fare di questa opportunità storica la leva per una reale ripresa del Paese si sta allontanando: lo evidenzia questo nostro rapporto, che fa emergere pesanti tagli a vari àmbiti del sociale, senza la certezza di rifinanziamenti provenienti da altre fonti, ma anche la generale mancanza di politiche in grado di incanalare le risorse del PNRR stesso in percorsi di sviluppo strutturati e sostenibili, verso la riduzione delle disuguaglianze esistenti»: lo ha dichiarato Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore, a margine della presentazione avvenuta a Roma del rapporto Pnrr e Terzo settore, cosa cambia e perché (sottotitolo: Primi dati e analisi sul Pnrr a seguito della revisione approvata nel 2023. Una panoramica complessiva di cosa cambia per il Terzo settore), realizzato dal Forum stesso e dalla Fondazione Openpolis.
«Ci preoccupa infine – conclude Pallucchi – il possibile nuovo cambio di gestione nel Ministero degli Affari Europei: la scadenza di molte misure, infatti, è slittata al 2026 e si rischia un’affannosa corsa alla spesa, che metterebbe in secondo piano il vero traguardo che abbiamo davanti, ovvero lo sviluppo di territori e comunità e il miglioramento delle condizioni di vita delle persone».

«Realizziamo un monitoraggio indipendente del PNRR fin dal suo avvio nel 2021 – ha ricordato dal canto suo Luca Dal Poggetto di Openpolis – perché riteniamo fondamentale comprendere fino in fondo l’impiego e gli effetti di una così importante mole di investimenti pubblici, chiedendo la massima trasparenza. Rispetto al Terzo Settore, con questo rapporto abbiamo analizzato a fondo il nuovo PNRR, alla luce della revisione operata dal Governo, rilevando che sono state modificate 18 misure di interesse del comparto, mentre 2 sono state del tutto eliminate e una commissariata. Inoltre, a fronte di 4 obiettivi delle misure per il Terzo Settore rivisti al rialzo in termini di importi, 9 sono stati rimodulati al ribasso». 

fonte Superando.it

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