Iniziativa a cura dell’Associazione Eos La vela per tutti 
in collaborazione con IRCCS Ospedale Sacro Cuore / don Calabria di Negrar

Dopo tanto tempo sono riprese le uscite con i pazienti dell’Unità Spinale dell’IRCCS OSPEDALE SACRO CUORE DI NEGRAR, grazie alla volontà del Direttore del Servizio di Medicina Fisica e Riabilitazione Dott.ssa Elena Rossato e alla Presidente di Eos e volontaria della prima ora Monica Pazzaglia.
Le uscite sono state rese possibili grazie all’organizzazione del coordinatore del Servizio Massimo Mengalli e naturalmente all’impegno in prima fila dei fisioterapisti Cecilia Franceschetti e Michele Bertani. I fisioterapisti hanno diretto il caricamento in barca dei pazienti e provveduto alla loro postura e sicurezza.

In questa occasione abbiamo rivisto una vecchia conoscenza, Max, x gli amici Skipper, velista di professione, poi abbiamo conosciuto Claudia di Genova e Moreno di Mantova.
All’arrivo al porto sono iniziate le manovre di imbarco sotto gli occhi incuriositi degli ospiti del ristorante vicino. In un primo momento sono sembrati inopportuni, ma poi il pensiero è cambiato rivalutando la situazione in positivo: assistevano all’impegno e solidarietà di un gruppo che sebbene con delle vistose difficoltà riusciva a superare ostacoli quasi impossibili, e hanno potuto realizzare che ci sono realtà che permettono a persone con gravi disabilità di superarsi con lo sport.
L’aiuto dei fisioterapisti e dei nostri volontari è sicuramente prezioso ma il resto lo fanno i disabili anzi SUPER ABILI. Il giorno dell’ uscita il vento non era poi così favorevole ma una volta arrivati in mezzo al lago con l’ausilio del motore abbiamo preso una piccola corrente d’aria che ci ha permesso di raggiungere la sponda bresciana per il nostro ormai consueto giro in visita alle ville. Il tempo è trascorso talmente in fretta che non ci siamo resi conto che stavamo facendo tardi per il rientro.
All’arrivo in porto i tre velisti ospedalieri quasi non volevano scendere perché l’esperienza è stata veramente positiva per tutti noi. Ora, tempo permettendo ci attendono altre tre uscite con altri pazienti. Alla prossima esperienza.

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