Con il suo messaggio n. 4465/2024, l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale ha provveduto a una descrizione puntuale delle principali novità in relazione alla procedura di accertamento della condizione di disabilità, stabilita dal decreto legislativo 62/2024, andando quindi a fornire delle istruzioni operative utili per l’attuazione della sperimentazione, partita il 1° gennaio 2025, nelle Province di Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste.
In tale documento, l’INPS chiarisce dettagliatamente il contenuto del certificato medico introduttivo, elencando i medici che lo possono rilasciare.
Inoltre, specifica che la responsabilità di inviare il suddetto certificato all’INPS, secondo le modalità previste sul sito dell’Istituto, è del medico che lo ha rilasciato e che, sempre quest’ultimo, deve far firmare all’interessato la ricevuta di trasmissione del certificato e conservarla.
Ancora, il messaggio precisa che la convocazione a visita arriverà all’interessato tramite lettera raccomandata, della quale specifica il contenuto.
La parte più importante della nota INPS in esame è la descrizione dell’accertamento sanitario e della composizione delle nuove Unità di Valutazione di Base (UVB), che, secondo il nuovo iter, saranno quelle competenti alla sua realizzazione.
Infine, il messaggio n. 4465, oltre a chiarire che il “certificato che attesta la condizione di disabilità” rilasciato dall’UVB sarà visibile dall’interessato sul “Portale della Disabilità”, va a indicare le modalità per la trasmissione dei dati socioeconomici.
fonte HandiLex.org
TROPPA BUROCRAZIA per il nuovo “certificato medico introduttivo”
La procedura per stilare il nuovo certificato medico introduttivo per la procedura di riconoscimento di invalidità richiede la firma digitale: i medici SMI chiedono di facilitare il processo.
Il Sindacato Medici Italiani ha scritto una lettera aperta alla Dott.sa Valeria Vittimberga, al Direttore dell’Inps per chiedere un incontro in merito alle modalità scelte dall’Inps per l’accertamento dell’invalidità civile in attuazione del D.lgs. n. 62 del 2024.
Firma digitale e certificato introduttivo disabilità
Oggetto della missiva, le modalità previste dall’INPS con le quali i medici certificatori potranno rilasciare i certificati introduttivi d’invalidità, ovvero il primo step per avviare le pratiche per l’accertamento dell’invalidità. La nuova procedura per il rilascio del certificato richiede, per i medici, il possesso della firma digitale: dal 1 gennaio 2026, quando le novità della sperimentazione diventeranno operative per tutti, senza firma digitale non si potrà procedere né concludere l’invio del certificato.
Il “problema” per ora riguarda le sole 9 province nelle quali è stata avviata la sperimentazione prevista dalla riforma della disabilità in attuazione del D.lgs. n. 62 del 2024, ovvero Brescia, Trieste, Forlì-Cesena, Firenze, Perugia, Frosinone, Salerno, Catanzaro e Sassari
Ricordiamo che la riforma prevede il completo trasferimento delle competenze di accertamento sanitario alle Commissioni Medico Legali INPS.
Complessità operative per i medici
Così Gian Massimo Gioria, Responsabile Nazionale Area Convenzionata SMI e Cristina Patrizi, Direzione Nazionale SMI: “Questa procedura ci lascia fortemente perplessi proprio per quanto concerne le modalità decise dall’Inps perché prive di ogni confronto con le parti sindacali, viste le complessità operative che impattano sulla certificazione medesima (firma digitale, idoneità alla funzione certificatoria, questione dossier formativo e aderenza allo stesso).
Continuano i referenti: “L’Inps in questo modo interviene su una materia non contrattualizzata, decidendo che per le procedure ci voglia la firma digitale per compilare e inviare il certificato, quando si potrebbero usare le credenziali SPID, che sono comunque univoche per ogni medico e per ogni cittadino italiano. La decisione dell’Inps di usare la firma digitale aumenta il peso burocratico, caricando i medici, che sono in carenza in tutta Italia e già sottoposti ad un enorme carico burocratico, di nuove mansioni.
Richiesta di un confronto
Alla luce delle criticità rilevate, i referenti SMI chiedono “un incontro urgente, evitando possibili forme di protesta da parte dei medici verso le modalità utilizzate dall’Inps Riteniamo che occorre convocare urgentemente un tavolo di confronto che individui misure per la semplificazione delle procedure”.
fonte Disabili.com