La ricorrenza di questa importante realtà associativa Veronese al Femminile, è stata doverosamente e ben celebrata anche sul nostro “L’Informatore”.
Il nostro Gruppo Donne Galm dal suo ingresso in consulta è sempre stato parte attiva importante, ricoprendone anche la presidenza.
Non potevamo non darne il dovuto spazio e risalto anche sul sito associativo. Congratulazioni

Il 29 novembre scorso si è tenuto in Gran Guardia a Verona il Convegno per i 50 anni della Consulta Femminile, nata da quando un piccolo gruppo di donne coraggiose con una grande visione sul futuro ha accolto il messaggio e compreso l’importanza di riunire la loro intelligenza ed energia per promuovere l’idea dell’associazionismo femminile in organismo più ampio denominato Consulta delle Associazioni Femminili di Verona.

Ogni associazione aderente alla Consulta ha raccolto tutte le forze per raggiungere insieme nuove mete e rinforzare l’impegno per la tutela dei diritti del mondo femminile indipendentemente da qualsiasi appartenenza professionale e culturale, di etnia, lingua e religione.

Quest’anno è stato prodotto un libro intitolato “La Consulta delle Associazioni Femminili di Verona: 50 anni di attività per le donne (1974-2024)”, con un lungo e paziente lavoro di documentazione storica. All’epoca il clima sociale e culturale era molto diverso dall’attuale: esistevano infatti pochi modelli di riferimento, erano però forti la tensione ideale e la spinta creatrice che sostennero l’impegno delle associazioni fondatrici. Con le loro iniziative queste donne hanno dimostrato una flessibilità concettuale e organizzativa che nel tempo ha dato i suoi frutti: mostre, concerti, tavole rotonde, convegni, indagini, guide, creazioni di centri assistenza, eccetera. Risultati che sono stati apprezzati nel corso degli anni dalla cittadinanza Veronese e anche dalle istituzioni pubbliche e private. Col passare del tempo la Consulta si era ampliata aprendosi a nuova associazione femminili. Nel 1982 finalmente la Consulta ebbe una sede in piazza Bra a palazzo Barbieri, sede del Comune, allargandosi e mettendosi in contatto con tutte le associazioni femminili presenti sul territorio, finché si diede uno statuto. In data 8 maggio 1998 la Consulta decideva di formalizzare la sua esistenza mediante la ripetizione per scrittura privata autenticata di atto costitutivo di associazione non riconosciuta presso il notaio Giacomo Gelmi. Lo statuto del 1974 è stato oggetto di revisione nell’anno 1994.

In sede di revisione vi è stata l’apertura verso problemi non esclusivamente femminili: quindi non solo incentrati sulla donna singolarmente considerata, ma allargata alla famiglia. Tale modifica è avvenuta non a caso nell’anno 1994, proclamato dall’ONU anno internazionale della famiglia.

La Consulta si è evoluta nel tempo dandosi ulteriori regolamenti per perfezionare il proprio funzionamento. Nel 2007 vi aderivano anche il GALM Gruppo Donne, insieme a Telefono Rosa e Unione Ciechi. In seguito hanno aderito altre associazioni femminili.

Alla presidenza della Consulta è stata anche la nostra Gabriella Fermanti per il GALM nel 2017-18.  In questo biennio sono state promosse varie iniziative:

• Nella rassegna del 25 novembre la Consulta inaugurato in piazza Bra la panchina del rispetto dipinta di rosso dedicata alle donne che sono state vittima di violenza, iniziativa condivisa anche dalle circoscrizioni.

• Con una raccolta di fondi si è dato risalto alla condizione sommersa e tragica degli “orfani speciali”, i figli che ingiustamente vivono la drammatica situazione della perdita della loro mamma a causa di femminicidio.

• Nell’ambito della rassegna 8 marzo “Femminile Plurale” le associazioni sono state coinvolte per sostenere il “Progetto della coperta”, con l’assessorato delle Pari Opportunità: sono stati realizzati molti quadrati lavorati a maglia, la cui vendita ha realizzato un incasso devoluto al centro Petra.

• Sul tema della salute della donna, partecipazione e contributo a “La corsa di Giulietta”, promossa da Moica, a sostegno del Reparto della Mamma e del Bambino del Polo Confortini presso l’ospedale di Borgo Trento di Verona, con la partecipazione alla conferenza “Il codice europeo contro il cancro”, con relatrice la dottoressa Anna Maria Molino.

• Contributo alla ristampa della terza edizione dell’opuscolo “A ogni donna il suo parto”, promossa da AIED e da Il melograno anche con il coinvolgimento delle singole associazioni.

• Sottoscrizione del protocollo d’intesa per la non discriminazione nell’ambito della pubblicità della figura femminile promosso da Aiaf Sezione Verona con durata triennale

• Adesione al documento “La nuova carta dei diritti della bambina”, presentata dalle presidenti delle sezioni di Verona Fidapa BPW Italy per porre in primo piano l’obbligo morale alla tutela del genere femminile fin dalla nascita.

• Incontro con gli altri organismi femminili del territorio; in particolare la consigliera di parità della provincia di Verona Paola Poli che ci ha illustrato “Sintesi”, il portale dedicato alle donne per creare una rete di informazioni utili attraverso gli enti e le associazioni territoriali che si occupano della condizione femminile. Tutte le associazioni possono aderire a questo portale.

• Incontro con la dottoressa Arianna Capri, vicepresidente di Federfarma, per la presentazione del “Progetto Mimosa”, adottato dalle farmacie come primo aiuto concreto di orientamento per le donne in difficoltà.

• Ingresso in Consulta del “Circolo della Rosa” e del Centro Informazione Maternità e Nascita “Il Melograno”

• Creazione dell’indirizzo email della consulta.

In sintesi, la Consulta, proponendosi come referente femminile nei confronti delle istituzioni comunali e provinciale tramite i propri rappresentanti, assume iniziative volte ad analizzare svariati aspetti della vita locale economica e sociale, si propone di segnalare eventuali problemi riguardanti l’universo femminile, sensibilizzando l’opinione pubblica anche per sollecitare una maggior partecipazione delle donne alla vita nella propria comunità.

Quest’anno la ricorrenza dei 50 anni dalla nascita ha dato vita a un grande lavoro di recupero storico di documentazione, che ha dato vita al libro “La Consulta delle Associazioni Femminili di Verona: 50 anni di attività per le donne”, dal quale abbiamo tratto quest’articolo.

In rappresentanza del Gruppo Donne Galm all’evento c’era Marina Marchesini, a presentare sinteticamente l’attività, nella panoramica di tutte le Associazioni aderenti alla Consulta. All’interno del GALM – Gruppo Animazione Lesionati Midollari – di Verona nel 2005 è stato costituito il Gruppo Donne Galm impegnato a valorizzare la figura femminile e a promuovere iniziative di sensibilizzazione sulle tematiche delle donne con disabilità, operando per l’autonomia domestica, sociale, lavorativa e sportiva. Forniamo supporto di tipo burocratico e legale ma anche un conforto psicologico, essendo noi stesse immagine tangibile della vita che continua sempre. Attualmente siamo l’unico gruppo di donne con disabilità attivo a Verona e provincia.