FUERTEVENTURA
Il viaggio per Fuerteventura, per noi che abitiamo in provincia di Verona è molto comodo sin dall’inizio, dato che i voli partono dal nostro aeroporto di Villafranca, e che il parcheggio per auto è posizionato proprio di fronte all’area imbarchi. Consiglio di parcheggiare al PI, non è prevista la prenotazione, ma ci sono molti posti riservati alle persone con disabilità, per cui si trova sempre posto. Ricordarsi poi di conservare il tagliando del volo aereo, in maniera che al ritorno, consegnandolo alla cassa parcheggi insieme a copia del pass disabili, viene stornato completamente il costo della sosta, il che non è poco.
In prossimità dell’entrata è posizionata una colonnina dedicata alle persone che si muovono in carrozzina, da dove si può chiamare l’assistenza che le guiderà passo passo a fare il check in e il transito doganale. Il volo dura 4h15’, noi (io, mia moglie Katia e mia figlia Anna) abbiamo utilizzato la compagnia Meridiana. Non ci sono stati problemi, consiglio tuttavia, prima dell’imbarco, di sollecitare un posto nelle zone anteriori dell’aereo che sono più spaziose. Come avviene sempre con i viaggi aerei, siamo stati imbarcati per primi, mentre a destinazione siamo usciti per ultimi.
Arrivati a Fuerte, una volta scesi dall’aereo, si trova la propria carrozzina ad attendere, ed un comodo tunnel che permette di raggiungere l’area ritiro bagagli in un lampo.
Visto il costo del trasporto al villaggio, proposto dall’agenzia con un taxi a 130 euro a tratta, abbiamo optato per il noleggio di un auto. Lo si fa in brevissimo tempo. Il costo per una Opel Corsa con seggiolino da bimbi per 8 gg si aggira di poco sopra i 200 euro (assicurazione totale senza franchigia), ma se ci si organizza da casa di sicuro si risparmia.
Il carburante costa sotto l’euro. L’aerostazione si trova in centro all’isola.
Noi abbiamo soggiornato al Costa Calma Al Monica Beach Resort che si raggiunge in circa 50’ di auto.
Strade lunghe ed asfaltate perfettamente, intervallate a volte da rotonde curatissime. Non ci si può perdere, c’è un’unica via, ben segnalata. Il villaggio scelto ha delle camere per persone con disabilità con WC a norma, e doccia a pavimento: manca il seggiolino, ma basta arrangiarsi con una sedia in plastica. Tutto il villaggio, è accessibile, alcune rampe sono un po’ troppo impegnative e quindi ci vuole un aiutino, ma con un po’ di buona volontà si va ovunque. Ci sono 2 piscine, sprovviste però di attrezzatura per potersi immergere, per cui ci si deve arrangiare con l’aiuto di qualcuno. Cucina nella norma, volendo ci si può far riservare un tavolo. La nostra formula era del tipo tutto incluso, l’animazione discreta e divertente. Il personale sempre disponibile. Nota dolente: la spiaggia non è accessibile. In Spagna, essendo le spiagge terreno demaniale, non ci sono molte passerelle.
Siamo comunque riusciti a trovare una spiaggia attrezzata con Job, a Morro de El Jabe (circa 15 km a sud del nostro residence), in prossimità del faro. Ci hanno lasciato la sedia anfibia, senza nessun costo. Anche qui i bagnini disponibilissimi ed acqua splendida con sabbia bianca.
A pochi km dal nostro villaggio abbiamo visitato l’Oasis Park (le persone disabili hanno una piccola riduzione sul costo dell’entrata), che è un grandissimo zoo di 80 ettari abbiamo percorso più di 5 km per girarlo dalle 10 alle 18, tutto senza gradini, con bagni accessibili, ma salite impegnative in alcuni punti, l’accompagnatore è indispensabile. All’Oasis Park si può pranzare all’interno a prezzi modici.
Altra tappa, è stata la visita di Coralejo, cittadina turistica a nord dell’isola. Una Rimini spagnola, dove non c’e nemmeno un gradino. Anche qui ci si può muovere liberamente, e mangiare a prezzi competitivi, i Tacos (tortilla messicane piegate su loro stesse, fatte con farina di mais o di frumento, contenenti condimenti di vari tipi) a meno di 4 euro, la birra piccola 1 euro e nessuna spesa per il coperto. Per andare verso questa ridente cittadina si attraversano le dune, in un paesaggio completamente diverso dal terreno vulcanico che si vede in tutta l’isola, sembra di essere nel deserto, ma qui lo si può godere solo dalla strada dato che queste dune sono inaccessibili alle carrozzine.
Veniamo al clima: noi ci siamo stati a cavallo tra giugno e luglio, il vento è perenne, ma permette di passare da nuvoloso a sole in poco tempo, e permette di stare al sole anche nelle ore più calde.
Quindi quando ci si sveglia al mattino, non c’è da preoccuparsi se sembra che voglia piovere da un momento all’altro, basta un po’ d’aria ed il cielo si apre. Consiglio di portare con se un giubbino e qualche maglia, non saranno certamente lasciati in valigia, infatti torneranno utili la sera. Il clima è mite e privo di umidità. La popolazione è cordiale e disponibile e adesso capisco perché tanti pensionati italiani si trasferiscono a vivere li: il costo della vita basso, il clima piacevole ed i paesaggi incantevoli sono un richiamo irresistibile.
Che dire, forse 8 gg sono pochi, ma se si ha la possibilità ed il tempo consiglio certamente questa meta, ci si trova in territorio spagnolo, quindi area Euro e come documenti solo carta d’identità.
Per concludere una vacanza rilassante ad un costo sostenibile.
FUERTEVENTURA è un’isola subtropicale delle Canarie, situata nell’Oceano Atlantico, al largo della costa africana. La superficie dell’isola è di 1.660 km², la popolazione di 100.929 abitanti. Da alcuni anni è diventata una prestigiosa meta turistica.
Paolo Vitale