Spesso, al momento della compilazione dei vari moduli fiscali, tra cui il  modello 730 , le  Persone Fisiche e così via, ci si pone il quesito di quali sono i  “familiari fiscalmente a carico”.

Per evitare errori e chiarire alcuni punti che forse non tutti conoscono, cerco di esporre in modo semplice alcuni concetti basilari.

Quali sono i soggetti da considerare fiscalmente a carico:

I soggetti fiscalmente a carico possono essere suddivisi in tre categorie:

  • Il coniuge
  • I figli
  • Altri familiari a carico

Nella categoria relativa al coniuge, sono comprese anche le unioni civili tra persone dello stesso sesso.

Il coniuge, per essere considerato a carico, deve soddisfare le seguenti condizioni:

  • Avere un reddito complessivo non superiore ad euro 2.840,51.
  • Non essere  legalmente ed effettivamente separato dal dichiarante

Nel caso di separazione, il coniuge può essere compreso tra la categoria  “altri familiari a carico” se rispetta il limite reddituale, convive con il dichiarante o percepisce gli assegni alimentari.  Con il divorzio, cessa il legame di parentela tra i coniugi pertanto decade ogni detrazione.

Non essendo richieste altre condizioni, la detrazione per il coniuge a carico può essere attribuita anche se quest’ultimo non convive con il dichiarante e/o non è residente in Italia.

La detrazione per il coniuge a carico è rapportata al reddito complessivo del dichiarante, al netto della deduzione per abitazione principale e relative pertinenze ma comprende il reddito derivante dalla locazione dei fabbricati in regime di cedolare secca.

La categoria figli, comprende i figli naturali, riconosciuti, adottivi, affidati e affiliati, purché rientrino nelle seguenti condizioni:

  • Possiedono un reddito complessivo che non supera i 2.840,51 euro.

Non essendo richieste altre condizioni, la detrazione per figlio a carico non decade sia per il superamento dei limiti di età, sia  per la non convivenza con il dichiarante o per l’inabilità al lavoro.

La detrazione per figli a carico è rapportata al reddito complessivo del dichiarante, al netto della deduzione per abitazione principale e relative pertinenze ma comprensivo del reddito derivante dalla locazione dei fabbricati in regime di cedolare secca.  Varia in funzione delle caratteristiche del figlio (età inferiore a tre anni, presenza di handicap) e al numero dei figli fiscalmente a carico.

A decorrere dal periodo d’imposta 2019 (Mod. 730/2020) il limite di reddito passerà da euro 2.840,51 ad euro 4.000, limitatamente ai figli di età non superiore
a 24 anni.

La categoria Altri familiari a carico comprende i seguenti soggetti:

  • Il coniuge legalmente ed effettivamente separato
  • I discendenti dei figli
  • I genitori, anche adottivi, e gli ascendenti prossimi anche naturali (nonni e nonne)
  • I genitori e le nuore
  • Il suocero e la suocera
  • I fratelli e le sorelle

Ogni soggetto deve rispettare le seguenti condizioni:

  • Avere un reddito che non supera 2.840,51 euro.
  • Convivere  con il dichiarante o ricevere dallo stesso gli assegni alimentari

Naturalmente, come per le precedenti categorie, la detrazione  per altri familiari a carico è rapportata al reddito complessivo del dichiarante, al netto della deduzione per abitazione principale e relative pertinenze ma comprensivo del reddito derivante dalla locazione dei fabbricati in regime di cedolare secca.

ATTENZIONE:

Non vanno considerati nel reddito complessivo i redditi esenti, i redditi assoggettati a tassazione separata  e quelli a ritenuta alla fonte a titolo d’imposta.

Giancarlo Soave

Fonte: Agenzia delle Entrate