Mio Dio!
Leggo che in una città italiana dei genitori stanno creando problemi per un intervento al cuore del loro bambino.
Sintetizzo: deve essere operato ma, in vista di possibile trasfusione, si chiede l’autorizzazione. I genitori, no vax, chiedono, anzi, pretendono che il sangue eventualmente trasfuso sia no vax. Cercano via social generosi donatori no vax D.O.C. e ne trovano parecchi. Con la lista in mano si rivolgono alla struttura sanitaria per accreditare i donatori. La struttura rifiuta e loro si rivolgono al tribunale.
Non so cosa deciderà il Giudice.
So invece quali sono i pensieri che si affacciano alla mia mente:
- 1) mio Dio come siamo caduti in basso! L’ideologia folle, la mancanza di conoscenze, la mistificazione dei fatti si sostituiscono all’ultimo granello di buon senso.
- 2) se dovessi aver bisogno di trasfusione vorrei : sangue nobile; sangue di persone astemie ma non troppo; sangue di monogami; sangue di persone di fede cattolica piuttosto che islamica, buddista etc etc.
- 3) la pretesa diventa sistematica e non pare arrendersi davanti a nulla. L’ipertrofia dell’ego, delle mie conoscenze, di ciò che penso, delle mie ricerche sui social etc. è diventata ingombrante, preoccupante.
- 4) ognuno è titolato a parlare di tutto e, di solito, più una persona esercita questo “diritto”, più è ignorante.
- 5) non esiste più il rispetto dell’altro, della sua professione, del suo sapere
- 6) infine, “se non ottengo ciò che voglio, ricorro alla denuncia”. Uno degli sportnazionali più diffusi.
Sarebbe drammaticamente grave che un Giudice, cedesse alla tentazione di avallare una simile richiesta. Significherebbe dare un ulteriore duro colpo alla cura ed ai professionisti che la esercitano.
Se è vero che il consenso informato va richiesto e non estorto, altrettanto vero è che la capacità di cura e le regole che sostengono non possono essere messe in discussione dal primo venticello di idiozia che spira.
In pochi decenni si è passati dal potere baronale medico all’immobilità cui i professionisti sono condannati dalle minacce dei pazienti e dal sapere dei social.
Forse non ci si rende conto che, dai oggi dai domani, il sistema si sbriciola, si deresponsabilizza, si incarta.
Se dovessi aver bisogno…vorrei un chirurgo preparato ma anche sereno che rispetti la scienza e le regole. Non la mia scienza e le mie regole.
Il Grillo Parlante
9 febbraio 2022