Da San Giovanni Lupatoto (loc. Pontoncello) a Valeggio sul Mincio.

La ciclovia delle Risorgive corre lungo il canale raccoglitore delle risorgive della media pianura veronese, che parte dal Mincio (Valeggio S.M.) e arriva all’Adige (in località Ca’ Bombarda`, punto di confine tra San Giovanni Lupatoto e Zevio posto a 12 km dal centro di Verona) passando nell’ordine anche dai comuni di Villafranca di Verona, Povegliano Veronese, Vigasio, Castel d’Azzano, Buttapietra.
La sua lunghezza è di circa 35 km, dei quali i primi 10 km tra Valeggio e Villafranca sono prevalentemente sterrati su panoramici percorsi di campagna mentre i 25 km tra Villafranca e l’Adige sono asfaltati e perlopiù in sede propria, percorribili con piacere anche in carrozzina.

Si tratta di un’opera bella e importante per la mobilità intercomunale e il cicloturismo, che ha mostrato quanto la sintonia di diverse amministrazioni e il lavoro di progettazione e coordinamento di un Consorzio di Bonifica che non pensa solo all’ordinario ma anche al miglioramento del territorio, possano portare a un progetto di qualità e a grandi risultati.

Va inoltre aggiunto nel punto di arrivo sull’Adige è stata aperta un passaggio ciclopedonale sulla diga Enel che, tagliando a metà la lunga distanza tra il ponte di Porto San Pancrazio a Verona e il ponte Perez a Zevio, permetterà un facile passaggio tra le ciclovie delle sponde destra e sinistra dell’Adige con la creazione di interessanti anelli tra i paesi delle due sponde e la valorizzazione del Parco di Pontoncello.

In pratica questo percorso ciclabile di circa 35 chilometri, taglia a metà la provincia di Verona, poco sotto il capoluogo, e unisce i percorsi lungo gli argini del fiume Adige a quelli della ciclovia da Peschiera del Garda a Mantova lungo il fiume Mincio. Percorre stradine trasversali locali e tratti di ciclabile appositamente costruita attraversando numerosi canali dell’alta pianura veronese ed è caratterizzata da numerose risorgive. Da qui il nome di “Ciclopedonale delle Risorgive”.
Inizia dal parco naturale “Pontoncello”, ora dotato anche di ponte per l’attraversamento del Fiume Adige posto sopra la diga che consente il collegamento con le altre ciclopedonale della città o dell’est Veronese, che si trova tra Zevio e San Giovanni Lupatoto e giunge a Borghetto di Valeggio sul Mincio. Si tratta di un percorso tutto sommato facile e piacevole, proprio nel mezzo della fertile campagna veronese, caratterizzata da una agricoltura intensiva specializzata principalmente nell’ortofrutta. Avremo modo di vedere tante serre e tanti frutteti.
Solo dopo Villafranca e fino a Valeggio sul Mincio la campagna diventa pre-collinare con coltivazioni più estensive.

La ciclabile è tutta asfaltata dal parco Pontoncello sino a Povegliano Veronese dove, dopo aver girato attorno agli impianti sportivi, (attenzione l’inizio della stradina seminascosta è dal parcheggio degli impianti) si prende sempre la segnalata ciclopedonale in direzione di Villafranca ma la strada è battuta ma non asfaltata lunga circa 2.5km.
Si arriva a Villafranca in via Trieste dove c’è un attraversamento ferroviario. Da lì in poi si passa per il centro del paese, passando dietro le mura del Castello Scaligero, lasciate le quali si può anche scegliere se costeggiare il Parco del Tione su un lato o sull’altro, in entrambi i casi si arriva in prossimità degli impianti sportivi del comune villafranchese.

Tra Villafranca e Valeggio vi sono alcuni tratti di sterrato e altri cementati, con una breve salitella nei pressi di Dossi Prabiano che consiglio di evitare se si usa la carrozzina perché molto sterrata. Il modo c’è per evitarla e qui io darei il mio personale consiglio agli amici che come me si spostano utilizzando una carrozzina col suo propulsore elettrico. Lascerei i predetti impianti sportivi sulla mia destra, percorrerei tutta la via Arnaldo Porta, che sul suo lato destro ha tutto un percorso asfaltato dedicato alla ciclopedonale, concluso il quale ci troviamo nella rotonda di Loc. Dossi Prabiano, svoltate a sinistra e per circa 300mt, rimanete sulla Via Dossi Prabiano ed in corrispondenza del magazzino Frutta C2 (con cartelli ben segnalati in strada) si prende la via sulla destra. La via poco dopo diventa sterrata ma battuta e in questo modo vi sarete risparmiati la salitella (di cui si parlava prima) che è piuttosto dissestata e che vi avrebbe portato nel medesimo punto in Località Corte Zaghina.

Ecco chi mi conosce sa che mi piace segnalare anche queste piccole cose: qui in Corte Zaghina, probabilmente solo nella bella stagione, ma non ne sono sicuro, è possibile fermarsi per un simpatico ristoro all’ombra. Vendono anche prodotti della loro azienda agricola.
In questo tratto, sullo sfondo, possiamo vedere il colle di Custoza nei pressi del quale fu combattuta una delle tragiche battaglie delle guerre d’Indipendenza, inconfondibile per il grande Obelisco dell’Ossario di Custoza

Lasciata alle ns spalle Corte Zaghina, dopo 3km arriviamo ad un attraversamento della SP 24 presidiato da impianto semaforico, è ben segnalato il percorso della ciclabile, ma si entra ora in una strada comunale con traffico auto ma modesto, dopo altri 2 km circa si entra nell’abitato di Valeggio Sul Mincio. Si giunge proprio davanti all’ingresso del famosissimo Parco Giardino Sigurtà e dopo qualche metro (qui il traffico è decisamente più intenso) si svolta obbligatoriamente a destra seguendo le indicazioni per Borghetto con i mulini ad acqua sul Mincio, sempre intasatissimi di ciclisti e turisti.

E’ da tener presente che tutto il percorso è assolato, non vi sono tratti ombreggiati, si attraversano numerose strade locali, alcune delle quali regolate da semaforo o da precedenze del traffico cittadino nell’attraversamento.
L’orientamento lungo tutto il percorso è abbastanza facile, agevolato da apposite tabelline direzionali marrone, solo a Povegliano, attorno agli impianti sportivi, e in centro a Villafranca bisogna prestare un po’ più di attenzione.

Oso immaginare che fare tutto il percorso, per poi tornare al punto di partenza dove credo si sia lasciata l’auto, possa risultare impegnativo, per cui mi permetto di suggerire di dividere il percorso in due o tre parti. Io per esempio ho fatto Villafranca-Valeggio, lasciando la macchina agli impianti sportivi, poi un secondo tratto dal Parco Martin Pescatore a Castel D’Azzano sino a Villafranca, ed il terzo, il più lungo, dal parco Martin Pescatore alla diga di Pontoncello in San Giovanni Lupatoto.

Spero possiate trovare questi suggerimenti utili ed invitanti ed in ogni caso buona carrozzata in libertà a tutti.

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