Questa estate 2024 sarà sicuramente ascritta tra le più calde degli ultimi tempi. Credo di poter dire che noi tutti abbiamo patito le alte temperature che si sono stabilizzate nella nostra pianura veronese durante queste settimane. È da qui che io, come forse molti altri, ho avvertito la necessità ed il piacere di tornare a visitare alcuni luoghi, alcuni laghi del vicino Trentino, per trovare un po’ di refrigerio, un po’ di tranquillità e di piacere di stare all’aria aperta, nella natura pulita e curata.
Questa volta la meta sono stati i due laghi dell’Altopiano della Valle di Pinè. In realtà mi si insegna che oltre ai due laghi più grandi, quello di Serraia a Baselga di Pinè e quello a soli 4 km di distanza detto Lago delle Piazze che prende il nome dalla omonima località ed è un lago artificiale, ne esiste un terzo, molto più piccolo chiamato Lago delle Buse che io però per pigrizia estiva non ho visitato.

Nei miei spostamenti ormai sono diventato un “dipendente” dai navigatori satellitari o stradali se preferite, i quali mi indicano di percorrere l’autostrada del Brennero A22 da Verona sino a Trento Nord, per poi imboccare la SS 47 superstrada a due corsie per marcia sino a Mochena, poi li si esce e con la provinciale SP 83 si sale sino a Baselga di Pinè dove naturalmente è possibile fermarsi per visitare il Lago di Serraia, e siamo a quota di 970 mt circa sul livello del mare, mentre la provinciale prosegue lungo la valle in direzione nord-est sino ad arrivare al Lago delle Piazze. Faccio una prima visita lampo alla passeggiata a sud del Lago di Serraia, ma poi proseguo per il secondo laghetto artificiale quello delle Piazze.
Qui arriviamo, è un giorno feriale, non troviamo difficoltà a trovare parcheggio in prossimità dell’Hotel Pineta (nel pomeriggio le cose cambieranno molto). Siamo nel punto più a nord del lago stesso e decidiamo di farci il giro a “piedi” di questo lago.  Facendo il giro in senso orario, percorriamo per prima la parte che passa tutta in mezzo alla pineta che costeggia il lago, non senza constatare purtroppo che anche qui le “tempeste di vento” hanno mietuto diverse vittime fra gli alberi. La passeggiata è tutta asfaltata, pressoché pianeggiante, e si arriva comodamente sino alla diga posta a sud del lago. Pochi metri prima si trova una bella spiaggia di prato verde, attrezzata, siamo in località Campolongo.
Da qui volendo si può proseguire a piedi o in bicicletta percorrendo strade a traffico molto scarso per un paio di km e poi imboccare la ciclopedonale che conduce sino al punto più a sud del Lago di Serraia, dove la sera al tramonto, prima di rincasare, ci fermeremo per un tranquillo, romantico aperitivo, in riva al lago, attratti ed illuminati dal sole che scende.

Torniamo col racconto sulla diga del Lago delle Piazze, che percorriamo ovviamente per riprendere poi il cammino, questa volta in direzione nord, del sentiero che ci riporta al punto di partenza costeggiando poco più in basso la strada provinciale.
Un paio di note: in prossimità della diga, incontriamo due piccoli caseggiati che ospitano toilette pubbliche, e con sorpresa troviamo anche una accessibile, poi, questa parte di passeggiata non offre molti punti d’ombra e nemmeno spiaggette per fermarsi.  La grande spianata verso il lago, vicino al parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina, è molto bella e curata, ma non molti alberi, per cui accaparrato il ns punto ombra ci sediamo e iniziamo il nostro giorno di relax. Come accennato il pomeriggio il luogo si anima un po’, ma credo sia normale e giusto così.
Dopo aver trascorso il nostro pomeriggio di relax, riprendiamo la macchina e come accennato facciamo una tappa, come sopra accennato, al Lago di Serraia che ricordo è anch’esso interamente ciclo-pedonalizzato.

A sole tramontato, riprendiamo la nostra macchina e facciamo ritorno a casa senza escludere una piccola tappa per cena sotto “la nostra vigna”.

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