A caratterizzare le nostre vite in questa epoca sono sicuramente i cosiddetti social, vuoi fatti da pagine FB, vuoi fatti da “Gruppi” su WhatsApp, ma bene o male quasi tutti noi ne veniamo in contatto.
Nel mio caso, nel nostro caso, in questo caso … i “social” sono stati un bene.

Facciamo un passo indietro.
Oltre una decina di anni fa un certo Gianni Conte si inventa un propulsore elettrico per carrozzine manuali al quale dà il nome di Triride. Gianni e sua moglie Marta hanno poi avuto una intuizione che definirei fantastica, i così detti “raduni di Tri-Riders”, (possessori di Triride). È da qui, da queste giornate, da questo senso di fortunata appartenenza, che poi in autonomia si sono costituite “chat”, “pagine FB” di gruppo che spinti da questa intuizione iniziale, hanno poi proseguito in piccole o grandi realtà ad organizzare momenti di incontro, di condivisione di libertà, di autonomia, di voglia di muoversi insieme.
È da qui che deve iniziare il racconto di questa giornata.
Qualche giorno fa, arriva un messaggio in chat che propone un giro col Triride sulla ciclabile che da Bolzano porta sino a Merano ma che volendo prosegue pure oltre. Precisiamo che questi incontri sono aperti a parenti o amici ma anche a non TriRiders.
Programma: ritrovo a Ponte all’Adige ore 9.30, si lasciano le macchine e si prende la ciclabile proprio lì accanto, appena oltre i binari della ferrovia locale della Val Pusteria, ed ecco che nel piazzale, piano piano, arrivano Giorgio, l’organizzatore locale, lui che è residente in Merano, lui che sceso sino alle porte di Bolzano per poi guidarci anche alla visita di Merano. A poca distanza arriva Maurizio, un forte avversario ai tempi in cui giocavo a basket in carrozzina che, guarda caso, non rivedevo da … tanti tanti anni, è stata una bella emozione stringersi la mano come ai vecchi tempi e passare insieme la giornata, fra una battuta e l’altra. Arrivano poi Simone, che ho conosciuto in uno degli eventi “Tririders” che ha coadiuvato sui social l’iniziativa di Giorgio, con lui arrivano Armando e Marco che incontro per la prima volta e poi, per finire in grande, ecco che arrivano Antonio e Maura che oggi rappresenta la nostra “quota rosa” una attivissima Tririders sui social, conosciuta appunto tramite questi canali e amante dei giri col Triride insieme a suo marito.

E’ sabato, la ciclabile è molto frequentata da bikers, tanti i locals ma tanti anche i turisti in zona che non mancano di salutare la nostra colorata colonna di Tri-Riders (come li scrive Giorgio). Con qualche tappa fugace per una foto o per ricompattare il piccolo gruppo si arriva a Merano dopo circa un paio di ore. Giorgio, che gioca in casa, è il nostro apripista e ci porta sulle passeggiate della bella Merano, quelle che per capirci corrono accanto al fiume Passirio, che taglia in due la cittadina. La prima cosa che balza agli occhi: ma quante persone ci sono in giro. La giornata è bella, assolata, l’orario è quello dell’aperitivo prima di pranzo e tutti, tutti i tavolini dei vari locali lungo il Passirio sono occupati e tutti con un bel bicchiere rinfrescante sopra. Risaliamo lungo il Passirio, riconosco alcuni luoghi che ebbi a visitare anni prima durante la mia attività lavorativa, fra questi il Teatro Kurhaus, i giardini dei “mercatini natalizi”, raggiungiamo anche il giardino dedicato alla famosa “Principessa Sissy” sotto la cui statua non mancano le foto di “rito”. Riscendiamo lungo la passeggiata meranese e riprendiamo la ciclabile in direzione sud. Alcuni km dopo, immerso fra le coltivazioni di mele che la fanno da padrone nella vallata, raggiugiamo la nostra trattoria locale dove ci aspettano per il pranzo. È il tempo di stare tutti insieme attorno al tavolo e condividere momenti, esperienze e perché no ricordi e … ovviamente non possono mancare progetti per il futuro. La location è molto bella ma purtroppo arriva il momento di riprendere i ns Triride per percorrere il tratto finale della nostra escursione, una parte la facciamo su una strada di campagna, asfaltata ma a bassa percorrenza, dove incrociamo alcuni trattori in piena attività di raccolta mele.
Gli ultimi km corrono via, con le ultime chiacchiere fatte sulla ciclabile, in un clima caldo, assolato, ma con la gradita sorpresa di qualche goccia che cade dall’alto e che gradevolmente ci rinfresca.
Un ultimo saluto al parcheggio riconoscendo tutti insieme che è stata davvero una bella giornata e il saluto finale è stato un “Grazie Giorgio” per aver organizzato e fra tutti noi un Arrivederci.

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