Trattamento innovativo a Negrar
L’ospedale Sacro Cuore Don Calabria è il primo centro al mondo ad attivare questa metodologia.
Già curati 4 pazienti nel 2022 e ora studio clinico su altri 10.
Un trattamento innovativo per curare alcune conseguenze di traumi o patologie cerebrospinali, come la spasticità e il dolore correlato.
Lo ha attivato, all’interno di uno studio clinico (primo centro al mondo a farlo) l’ospedale IRCCS Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, una eccellenza a livello nazionale per la neuroriabilitazione, che nel 2023 ha accolto 103 persone affette da gravi lesioni cerebrali e spinali.
I trattamenti convenzionali oggi in uso sono invasivi, di tipo chirurgico, o con efficacia limitata come i farmaci per via orale. Di qui la ricerca sperimentale dell’ospedale di Negrar per arrivare ad un nuovo protocollo non invasivo, più conservativo e a bassa tossicità della spasticità per mezzo della radiochirurgia stereotassica, che prevede l’impiego della radioterapia per agire sui nervi spinali selezionati bloccando la conduzione elettrica responsabile degli spasmi.
«La spasticità ha quindi un grande impatto negativo sulla qualità di vita dei pazienti e interferisce fortemente con la loro capacità di compiere attività quotidiane come ad esempio il trasferimento dalla sedia a rotelle – spiega Elena Rossato, direttore del Servizio di Medicina Fisica e Riabilitazione dell’IRCCS di Negrar – Per questo motivo, la spasticità ha diverse conseguenze sociali e riabilitative con un alto tasso di procedure infermieristiche, ricoveri ospedalieri e costi».
«La radiochirurgia stereotassica rappresenta, invece, una opzione non invasiva e con una elevata precisione che prevede una singola seduta di trattamento della durata di 40 minuti – spiega Luca Nicosia, radioterapista oncologo dell’IRCCS di Negrar -. Il trattamento è definitivo sulle sedi trattate e ha la capacità di ridurre o eliminare la spasticità. Il trattamento può essere ripetuto, ma solo su altre sedi. La radiochirurgia stereotassica è tipicamente utilizzata per intervenire su tumori solidi primari e metastatici e per il trattamento di malattie non oncologiche come l’oftalmopatia di Graves, le aritmie cardiache e la nevralgia del trigemino».
Nel 2022 Negrar ha trattato 4 pazienti affetti da spasticità con uso della radiochirurgia stereotassica, ottenendo risultati importanti con una riduzione o risoluzione della spasticità e nessuna tossicità correlata al trattamento, come riportato nello studio pubblicato su «Radiotherapy and Oncology». Gli esiti positivi raggiunti hanno portato ad avviare l’attuale sperimentazione che prevede di arruolare 10 pazienti adulti, affetti da spasticità diffusa e non trattabile con le terapie tradizionali. L’obiettivo primario dello studio sarà quello di stimare la riduzione della frequenza e dell’intensità degli spasmi dopo il trattamento monitorandola a 1, 3, 6 e 12 mesi dopo la radiochirurgia stereotassica.
Sono circa 100 milioni le persone nel mondo che convivono con le conseguenze di patologie cerebrospinali o di traumi al cervello e al midollo a seguito di incidenti. Tra queste la spasticità e il dolore correlato sono una complicanza comune e debilitante a lungo termine.
Si stima che questa colpisca il 65-78% dei pazienti con lesioni croniche del midollo spinale e il 25% degli individui che hanno avuto un ictus grave.
Fonte L’Arena.it